Il termine “saldo e stralcio” non è presente nel codice civile. Ciononostante, l’accordo transattivo, di cui ne rappresenta la sintesi, è ben incardinato non solo nei nostri codici ma anche nella nostra quotidianità quando nei disparati casi della vita si rende necessario trovare un accordo, una soluzione di compromesso affinché nessuna delle parti in causa trovi nella pattuizione raggiunta un eccessivo svantaggio, ma nemmeno un eccessivo vantaggio.
Trovare il punto di equilibrio, dunque, tra pretesa creditoria e istanza debitoria, si rivela il principale obiettivo da raggiungere e solo con la profonda conoscenza delle dinamiche esecutive e dei suoi attori è possibile ottenere l’ambito risultato del blocco della procedura esecutiva e la liberazione totale e definitiva dei debiti.
We Dream grazie ai suoi rapporti privilegiati con istituti di credito, intermediari finanziari e istituzioni finanziarie, rapporti che si sono consolidati nel tempo grazie alle molteplici trattative concluse con successo, riesce a trovare la soluzione più adatta al caso realizzando quello che si sostanzia in un successo di “tutti” (win-win).
Nella nostra pluriennale esperienza abbiamo potuto constatare il sentimento di impotenza e di sconforto che avvolge le persone verso le quali è stata intrapresa una procedura esecutiva. La maggior parte, insieme alla comprensibile mancanza di conoscenza della materia esecutiva e giuridica in generale, resta impassibile di fronte a ciò che considera una inevitabile serie di eventi.
Quando la procedura ha ormai assunto un carattere definitivo, tali persone hanno assistito agli accessi effettuati dagli ausiliari del Giudice dell’Esecuzione, ritrovandosi le foto del proprio immobile sui principali portali di vendita giudiziaria. Sono intanto cominciate le prime richieste di visita immobile, e se l’immobile ha già subito dei ribassi ci si accorge che le richieste di visita sono diventate più frequenti, con la conseguenza che si comincia a comprendere, con una certa ansia, che oltre ad avvisi e carte bollate, qualcosa di molto più concreto e definitivo potrebbe a breve veramente accadere. Lo sconforto aumenta quando si pensa che, quando inizialmente si era creduto di poter fare qualcosa, per quei vani tentativi di difesa sono anche state sborsate somme inutili, aggravando ancor più la situazione.
Si arriva ad una situazione in cui praticamente ci si arrende, dove si resta semplicemente in attesa che gli eventi si svolgano da sé, diventando meri spettatori passivi delle proprie sorti, in attesa che la mannaia della vendita della propria casa in asta faccia il suo fatale percorso.
Invece, anche a procedura in fase terminale, esistono molteplici rimedi da porre in atto, come quello qui in commento del saldo e stralcio.
Infatti, con l’ausilio di specifiche normative vigenti – in realtà poco conosciute o poco utilizzate – è possibile intraprendere talune strategie per cercare, in primo luogo, di ottenere il blocco della procedura giudiziale, fino a giungere a soluzioni certamente più vantaggiose rispetto a quelle di vedere il proprio immobile aggiudicato in un’asta giudiziaria e di avere ancora un debito residuo da pagare fino al pareggiamento dei conti.
Quanto a quest’ultimo punto, infatti, questione non a tutti nota (e che infatti viene tragicamente trascurata), ti vogliamo portare un esempio: se il debito con la Banca è pari a 100, e l’immobile fosse aggiudicato in Asta a 40, l’espropriato sarebbe ancora debitore nei confronti del creditore di 60, e questa sarà legittimata ad iniziare una nuova procedura esecutiva per il recupero di quei 60, tornando alla carica e ricominciando tutto da capo, aggredendo ulteriori beni immobili, mobili o crediti in possesso del debitore, conti correnti, stipendi e pensioni compresi.
Non va trascurato, inoltre, che lo stesso creditore, dopo la prima vendita infruttuosa, ha facoltà di presentare istanza di assegnazione, a cui consegue il trasferimento del bene in suo favore: ecco perché, oltre che per la partecipazione dei possibili partecipanti in asta, spesso si rivela speranza vana attendere ribassi del bene per tentare qualche forma di riapproprio: il rischio è solo quello di vedersi inaspettatamente aggiudicato o assegnato l’immobile e di subire l’intervento della forza pubblica in caso di ritardo nel rilascio del bene.
Contro il degenerare di simili situazioni, We Dream – primaria società specializzata nella gestione, analisi e risoluzione di problemi legati ad IMMOBILI ALL’ASTA, soprattutto nelle trattative con tutti gli Istituti di Credito per l’azzeramento del debito – riesce ad attuare la più giusta strategia per garantire, a seconda della casistica, di mantenere la propria abitazione, proteggere il valore della casa, ottenere l’esdebitazione, azzerando il tuo debito e ottenendo la RINUNCIA a ogni futura possibile ulteriore azione esecutiva da parte del creditore.
Dunque, esiste ancora la possibilità di liberarsi dai debiti che gravano sul proprio immobile, di ottenere una SOLUZIONE estintiva della Procedura esecutiva, liberando nel contempo i propri eventuali garanti e futuri eredi, in maniera tombale e senza gravami economici successivi. Si potrà ottenere la cancellazione dalle Banche dati dei “cattivi pagatori” (come la CRIF), riabilitandosi finanziariamente, e dunque ottenere anche nuovi finanziamenti in futuro.
Non si sarà più a rischio (come specificato nell’esempio sopra) di ulteriori pignoramenti per quanto ancora dovuto al creditore dopo la vendita all’asta, come di conti correnti, dello stipendio o della pensione, di ulteriori beni immobili o di quant’altro ancora aggredibile. Non si subirà lo stress psicologico di vedersi l’immobile aggiudicato in asta, a danno della salute, della dignità, dei rapporti familiari e dell’affidabilità agli occhi degli altri.
Tutto ciò come avvenuto a tante altre famiglie che hanno avuto la fortuna di conoscerci e che hanno ottenuto una vera e propria svolta rispetto a quella che sembrava una situazione tanto critica da apparire irrecuperabile.
Schema dei casi più frequenti, di “scuola”, che WeDream ha trattato & Testimonianze di Successo